Rubrica Nera: "Al di là della cornice" di Giovanna Evangelista

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Rubrica Nera è un appuntamento settimanale o bisettimanale dedicato alla narrativa horror e noir.

Inauguriamo il primissimo appuntamento con la Rubrica Nera con il nuovissimo romanzo di Giovanna Evangelista, "Al di là della cornice", pubblicato dalla casa editrice Panesi Edizioni.

AL DI LA' DELLA CORNICE
Giovanna Evangelista

Casa editrice: Panesi Edizioni
Genere: Thriller/Horror
80 pagine
Data di uscita: 12 maggio 2016
Prezzo edizione cartacea: 10 euro
Prezzo edizione digitale: 0,99 euro

ISBN: 9788899289423

SINOSSI

Quando Daniele e Linda mettono piede nella loro nuova casa in un antico palazzo di via Posillipo non si aspettano certo di trovare il ritratto di una bambina appeso in camera da letto... soprattutto perché, quando avevano visitato la casa prima di acquistarla, quel ritratto non c’era. Proprio quella notte inizia l’incubo che li trascinerà in una spirale di terrore e follia, fino a scoprire il terrificante segreto che si cela al di là della cornice...
... un piccolo estratto... 

Nel silenzio della sera non ci sono rumori. Si sente solo il ticchettio dell’orologio, appeso al muro della cucina.
  Che ore sono? Non lo so, non so più nulla. Non ho nemmeno il coraggio di alzare gli occhi e controllare. E a cosa mi servirebbe saperlo, tra l’altro?
  Un’auto sfreccia giù in strada squarciando per pochi attimi la calma, poi tutto torna muto. Tutto tace.
  Il mio respiro affannoso ora è potente come un uragano. Rimbalza sulle pareti riempiendo la stanza e mi ritorna alle orecchie come l’ansimo strozzato di un animale feroce che attenda famelico un mio passo falso.
  Ho smesso di urlare e strapparmi i capelli e ho iniziato a piangere silenzioso, senza riuscire a trattenere le lacrime in alcun modo. Sento che presto tornerà la nausea. Non ci posso credere. Non ci posso credere.
  Poi, all’improvviso, la percepisco.
  È alle mie spalle.
  Non è lì. Non c’è nulla, lì. Non ti sta guardando.
  Ti sta guardando!
  Un brivido mi scuote violentemente. Un altro. Forse è il milionesimo da ieri: ho smesso di contarli da un bel po’, non lo so. Non so più niente. Tutti i miei sforzi sono concentrati nell’ignorarla, devo ignorarla, ci provo con tutto me stesso, ma non c’è verso di far finta che non sia lì.
  C’è. C’è senza alcun’ombra di dubbio.
  I suoi occhi mi penetrano la schiena come i denti di un rastrello e tirano verso il basso, trascinando con sé le mie viscere. Questo spiegherebbe il peso che mi opprime dall’interno, il dolore che mi impedisce di respirare, come se i miei polmoni fossero schiacciati tra il resto degli organi collassati. Eppure, nonostante tutto, resto vigile e perfettamente sveglio.
  Sì, ora di questo sono certo: sono sveglio.
  Questo non è un incubo.
  Ogni mio tentativo di ripetermi che non ci sia nulla da temere è vano. Non riesco a convincere neanche me stesso. C’era qualcosa che non andava e l’ho capito fin dal primo momento in cui ho messo piede in questa casa. Perché l’ho sempre negato? Dannata la mia testardaggine!
  Non ti sta guardando.
  E invece lo sta facendo, Daniele. Lo sta facendo, senza alcun dubbio!
  Per quanto li ignori i suoi occhi di vetro sembrano attraversarmi da parte a parte, come se vogliano scrutare la mia anima. Li sento sulla schiena mentre mi sfiorano, pizzicando come un branco di formiche.
  Non può farti niente di male.
  E farmi impazzire non è forse qualcosa di male? Farmi perdere la testa, il senno, non è male? Non lo è?
  Non posso aspettare. Non ci riesco più. Mi faccio forza, respiro profondamente come se debba aspirare l’ultimo fiato della mia vita.
  Devo farlo.
  L’inquietudine, pian piano, lascia spazio a una nuova consapevolezza. E alla rabbia. Posso farla finita con questa storia una volta per tutte, posso chiuderla per sempre, e ora che so come fare non voglio più aspettare nemmeno un minuto di più.
  Devo affrontarla adesso...
   (...adesso che so cosa fare).

Horror, ma forse no. Non saprei come definirlo, se non un esperimento. Al di là della cornice è un racconto che mira a creare nel lettore un’idea che sarà inevitabilmente sbagliata, a trascinarlo verso un finale che sicuramente lo sconvolgerà. Il racconto mette in luce non solo la fragilità della mente umana dinnanzi al terrore, ma anche e soprattutto l'orrore che in essa si cela. Come già con Giochi di Ombre, la psicologia assume un ruolo fondamentale all'interno della storia... ma lo si può capire solo leggendolo.
 ...alcune curiosità dell'autrice...

Al di là della cornice aveva un finale differente. E per differente intendo totalmente differente. Non ve lo racconto solo perché ècerto che lo utilizzerò in qualche altra storia. L'idea definitiva èvenuta a me e a Fabrizio, il mio ragazzo, all'improvviso, durante un brainstorming sul libro nel tentativo di rendere la questione più intrigante. L'altro finale non era brutto, ma... io sono una mente contorta che ama le cose complicate. 

Quando ho iniziato a scrivere questo racconto prevedevo una lunghezza di una quindicina di pagine, perché quello che all'epoca avevo da raccontare vi rientrava perfettamente... poi la storia si è evoluta, crescendo fino a svilupparsi com'è adesso, quasi in modo naturale. L'ho scritto in un mese.

Ho scelto di scandire i paragrafi in base all'orario per dare un ritmo più serrato al racconto e per orientare il lettore lungo la giornata in cui si svolge la storia. Perché dura solo un giorno? La risposta è: non poteva durare di più.

La copertina e la mappa che appare prima dell'inizio del libro hanno impegnato buona parte delle mie nottate, ma (soprattutto la copertina) mi hanno dato una grande soddisfazione, forse quanto il racconto stesso. Ritengo che la copertina sia parte integrante del libro, e quindi di solito adoro prendermene cura come con il testo. La piantina della casa è accurata ed è stata inserita in modo che sia più facile orientarsi durante i mille spostamenti dei miei due sfortunati protagonisti.

Perché Napoli? ...perché no? J

Definisco horror questo racconto? Sì, ma a modo mio. Al di là della cornice è un horror diverso dal solito, perché io credo che il vero orrore non sia in ciò che non comprendiamo. Il vero orrore è parte di noi, è nella mente umana.

L'AUTRICE

Giovanna Evangelista nasce a Napoli nel 1996. Nei primi anni della sua vita è una bambina creativa, che ama scrivere storie e illustrarle. Compagni della sua infanzia sono i videogiochi per Ps1, in particolare i personaggi di Tombi e Spyro.
A dieci anni scrive il suo primo “libro”, che diventa poi una saga di sette quadernini scritti in penna blu. Cresce, inizia a frequentare il liceo Classico Garibaldi di Napoli e poi seguendo un’altra sua passione bruciante, quella per la scienza, decide di iscriversi al corso di laurea di Biotecnologie per la Salute alla Federico II. Ma la sua passione per la scrittura non si spegne: nel 2015 pubblica “Giochi di Ombre” con Lettere Animate e diversi racconti in numerose antologie; conquista inoltre il terzo posto alle Olimpiadi Letterarie indette dal sito mEEtale e varie altre menzioni in piccoli concorsi, tra cui il terzo posto nel concorso "Oltre i Media" di Panesi Edizioni. A maggio 2016 proprio con Panesi Edizioni pubblica il suo secondo romanzo breve, "Al di là della cornice". Altre sue passioni sono il rapper americano Eminem, il mare, la pizza e, ovviamente, i libri, soprattutto quelli che tolgono il fiato.

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